Sono i secoli del massimo slancio creativo della civiltà romana e dei grandi successi delle armi romane.
Rinaldo Petrignani descrive con argomentazioni nuove gli uomini, i fatti, i movimenti di idee, le sfide, l'affermazione e la grandezza di Roma in un susseguirsi di ritratti di personalità geniali e ambiziose, un concatenarsi di eventi e di lotte politiche fino alla fine della Repubblica dalla quale emerge in tutta la sua grandezza la figura di Cesare: il conquistatore delle Gallie, il vincitore della guerra civile, l'amante di Cleopatra, il dittatore a vita. Dopo Cesare e dopo Augusto si susseguono gli imperatori da Tiberio, Caligola, Claudio, dei quali vengono descritti il carattere, i vizi e le debolezze, fino a Nerone: personalità controversa di cui gli storici romani condannano la memoria, ma che rimane pur sempre una figura affascinante. Segue la serie dei grandi imperatori del ii secolo, il secolo in cui secondo la celebre frase di Edward Gibbon: «L'umanità ha vissuto il suo momento più felice». Da Traiano fino a Marco Aurelio, il filosofo imperatore. Ma il cristianesimo è ormai in piena espansione, espressione del bisogno degli uomini di una nuova spiritualità nella sfera del privato in contrapposizione allo Stato pagano. Il mondo antico è in fase di intensa trasformazione. Nascono nuovi culti, nuove filosofie. La peste e la crisi economica mietono ovunque milioni di vittime. Nonostante tutto, però, l'Impero vive ancora una stagione di grandezza. Ancora forte militarmente, continuerà nella sua estensione per ben altri due secoli, ma che dopo Costantino non sarà più governato da Roma: mentre Roma, da parte sua, comincerà la sua nuova esaltante storia, sempre romana, di capitale del mondo cristiano.