Gaetano Braga fu probabilmente il più celebre violoncellista del secondo Ottocento e fu soprannominato dagli americani il "Re del Violoncello". "Con forma semplice, piana, scorrevole, ma spesso scintillante e piena di verve" Gaetano Braga nei suoi Ricordi autobiografici ripercorse la sua vita intensa, arricchendo la narrazione con tanti aneddoti. Il Re del Violoncello “ebbe in apparenza umore gioviale e faceto, carattere vivacissimo, irrequieto, gaiezza rumorosa e spensierata, parola facile, colorita, condita di motti arguti e di barzellette gustosissime, animo buono e generoso, pieno di fiducia verso gli amici; ma a chi lo ha conosciuto di persona appare ben diverso: quel suo notissimo, caratteristico sorriso, quella innata bontà, che in ogni opera luminosamente si manifestava, quella esclamazione: Povero Braga, con cui soleva conchiudere ogni suo discorso, ci mostrano il fondo di quell'anima, e, scrutandovi ben dentro, vi troviamo una grande melanconia, una grande tristezza, una irrequieta scontentezza, una forzata, filosofica rassegnazione a' vari e così tumultuosi casi della sua vita”.