Carlo Porta (1775 – 1821) è considerato il maggior poeta dialettale milanese. La sua attività letteraria inizia nel 1812 con le Desgrazzi de Giovannin Bongee, e prosegue fino alla morte con una produzione costante e di altissima qualità, seguendo tre filoni tematici: la polemica contro le superstizioni e l'ipocrisia religiosa del tempo, la descrizione di vivissime figure di popolani milanesi, e la politica. Le sue poesie oggi si possono leggere in una versione digitale supportata da un accurato apparato critico accessibile in modo interattivo.