Il titolo è Di Vittorio a memoria, l’autore Angelo Ferracuti. Un viaggio nella vicenda umana e politica di Giuseppe Di Vittorio nel cinquantesimo della scomparsa – Lecco 3 novembre ’57 –, che lo scrittore marchigiano effettuò per Rassegna lungo due diversi percorsi: il ricordo di chi gli era stato più vicino, l’aveva conosciuto e accompagnato nella lotta politico-sindacale; e i luoghi, in terra di Puglia, che prima del fascismo lo avevano visto diventare leader del movimento bracciantile, così come oggi si presentano e sono vissuti. Due percorsi, e due fascicoli, corredati da un reportage di uno dei maestri della fotografia italiana, Mario Dondero, cui si accompagnava un terzo volumetto, Storia di una gioventù, con lo scritto di Felice Chilanti dei primi anni 50 dedicato alla giovinezza di Di Vittorio, e una introduzione di Davide Orecchio che, storia nella storia, ritornava sulla biografia del giornalista di Paese Sera e, di riflesso, sulla generazione che, giovane sotto il fascismo, convinta della sua vocazione “rivoluzionaria”, era approdata poi all’antifascismo militante.