Le mie prigioni fu scritto nella prima metà del secolo XIX. All'epoca Silvio Pellico aveva deciso di affiliarsi alla Carboneria per contribuire alla realizzazione degli ideali di libertà e riscossa anti-austriaca. L'Austria, però, proprio in quel momento, stabiliva la pena di morte per i carbonari della Lombardia. Questo cronaca della prigionia assume una duplice valenza: da una parte la condanna della nuova ondata rivoluzionaria, dall'altra un grande messaggio di fede. Il fulcro del libro è incentrato sull'esperienza del carcere, fra alternanza di ricordi felici e foschi presagi.
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