Proseguendo nel tenace impegno di studi sulla vita e sull'opera di Francesco De Lemene, l'autrice amplia l'orizzonte della conoscenza del poeta lodigiano, curando l'edizione della corrispondenza dello stesso con l'erudita bibliotecario del Granduca di Toscana, Antonio Magliabechi.I testi e i riferimenti fatti ad opere e ad autori delineano un quadro documentato della poesia e dell'erudizione dell'epoca, rievocando, oltre ai personaggi di chiara fama, anche autori di opere significative, lasciate nell'oblio.La corrispondenza è dunque lo specchio di vari aspetti delle esperienze vissute dai letterati, soprattutto nel corso del XVII secolo.