Appena tredicenne, Bruce Frederick Cummings inizia ad annotare le sue riflessioni su un diario che continuerà a tenere per il resto della sua vita. Nel 1915 gli viene diagnosticata la sclerosi multipla e la malattia incide profondamente sulla sua scrittura, anche se non ne arresta l’incedere. Il diario si ferma all’inverno del 1917 e viene pubblicato sotto pseudonimo nel 1919, pochi mesi prima della sua morte. Ne risulta un libro estatico, commovente, pieno di curiosità e amore per la vita, che riesce a raccontare un’intera esistenza nella sua lotta semplice e quotidiana. A lungo dimenticato, Diario di un uomo deluso è oggi considerato un classico della letteratura inglese moderna, ed è stato inserito da Raymond Queneau tra i novantanove libri più grandi mai scritti. È stato apprezzato anche da Jack Kerouac, Vladimir Nabokov, H.G. Wells e George Orwell.