Il consulente investigativo si potrebbe definire un esperto di tecniche di indagine e di ragionamento logico-inferenziale. Non appartiene alle forze dell'ordine, ma può assistere validamente queste ultime ed i magistrati nello svolgimento della propria attività; non è necessariamente un investigatore privato, ma può fornire utili consulenze agli avvocati e, più in generale, a chiunque intenda effettuare una qualche attività di acquisizione e valutazione di informazioni. Il testo esamina quali competenze teoriche e pratiche siano necessarie al consulente investigativo e propone una analisi del suo metodo di indagine, ricercandone ascendenze e premesse concettuali (da Aristotele a Pierce, da Cartesio a Sherlock Holmes). Prende, infine, in considerazione i concreti ambiti operativi in cui, nel nostro ordinamento, tale figura è suscettibile di fornire il proprio contributo professionale e gli inquadramenti giuridici entro cui potrà legittimamente operare (in qualità di perito, di consulente tecnico, di ausiliario della polizia giudiziaria, ecc.).