La Musica, l'unica possibilità di esprimere l'indicibileCon "Una fuga per non morire - Da L’Arte della Fuga all’arte di vivere", Petrocchi ripercorre alcune tappe che hanno segnato la sua esperienza nel campo della musica. Gli eventi che alimentano il racconto si frammentano su una linea di demarcazione che viaggia tra l’abisso della fine e la speranza di un nuovo inizio. Il libro corre tra ricordi, emozioni, suggestioni, in una continua alternanza di immagini che tessono la storia di un vissuto che ha conosciuto nella musica la sua espressione più autentica.
La musica è l’arte più effimera che c’è, quella che più drammaticamente rappresenta la precarietà e la finitezza della vita, ma è anche l’arte che parla più delle altre con le nostre profondità, dicendo l’indicibile, esprimendo l’inesprimibile, oltre se stessa, oltre la morte. E cos’è L’Arte della Fuga di J. S. Bach se non il brano di musica che simboleggia meglio di ogni altro il pensiero utopico di fuggire dalla certezza della fine, riproponendo simbolicamente l’inizio, dopo essere passati per la sua conclusione? E cos'altro è il suo ascolto se non una meravigliosa forma di "arte di vivere"?
Imprescindibile da "Una Fuga per non morire - Da L'Arte della Fuga all'arte di vivere" è, poi, "Emozioni per non morire", un percorso discografico delle opere di Bach e Handel proposto dall'autore che segue «un metodo di classificazione emozionale», dettato dall'inconscio e da una sensibilità profonda derivante dall'amore per i due compositori più rappresentativi della musica barocca.
"Petrocchi dietro la figura di Giovanni ci dice questo suo rapporto con la musica, presentandoci Bach e Handel in una inedita veste di visitatori di una persona, che delle loro opere è a un tempo fine cultore e tormentato indagatore del mistero creativo che racchiudono. (Recensione)
L'AUTORE: Sergio Petrocchi è nato a Tivoli il 7 aprile del 1947. Laureato in giurisprudenza, è un cultore appassionato di musiche barocche, in particolare di: Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Handel, Georg Philipp Telemann, Henry Purcell, Dieterich Buxtehude, Heinrich Schütz, Johann Pachelbel e, in generale, di tutto il barocco italiano.
Nel 2009 ha pubblicato "Racconto di un’Idea (Variazioni di Variazioni)", un’opera ispirata alle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach.