Se si parla sempre più spesso di crisi dell’Occidente, se ormai l’intero pianeta avverte un disagio che i profeti di sventura prevedono irreversibile, forse non è la realtà a essere in crisi, forse è in crisi il nostro modo di interpretarla. Dato che le categorie mentali ereditate dall’epoca industriale non sono più capaci di spiegarci il presente, siamo indotti a diffidare del futuro. Nello stesso tempo, sentiamo crescere l’esigenza di un nuovo modello di vita, capace di orientare un progresso che, privo di regole e di scopi, risulta sempre più insensato. Ma a chi tocca l’onere di elaborarlo? Ne esiste già un embrione da qualche parte?
In queste pagine Domenico De Masi parte dalle domande più urgenti del nostro tempo per avviare un’analisi a tutto campo dei modelli di vita elaborati dall’uomo nel corso dei secoli, dei sistemi sociali, culturali, religiosi creati per rispondere alle sfide dell’esistenza. Possono ancora esserci utili? Sì, ma a patto di partire da una seria rivisitazione critica, che ci guidi nel percorso che l’intelligenza collettiva ha compiuto fino a oggi e ci aiuti a costruire nuovi schemi per orientarci nel futuro che ci attende.