L’Ottocento non solo altera radicalmente le condizioni della vita materiale e il rapporto con l’ambiente, ma trasforma anche i rapporti fra le generazioni e i generi, fra i ceti e le classi, fra le culture e le civiltà. Nel corso di questo secolo il mondo si trasforma a una velocità senza precedenti. Le “frontiere del possibile”, ma anche quelle del pensabile, si ampliano enormemente, a seguito anche dello “sviluppo economico moderno”, cioè di una crescita sostenuta e prolungata del reddito pur in presenza di un forte incremento demografico. Dopo il 1830 la Gran Bretagna non è più sola; dal suo epicentro insulare la rivoluzione industriale si estende in cerchi concentrici sul continente, tanto che il Belgio, la Francia nord-orientale, la Svizzera prima, più tardi la Germania e parte dell’Impero austro-ungarico, dell’Italia e della Russia sono via-via coinvolti in un processo di trasformazione sempre più rapido e incisivo che si accompagna a una crescita demografica senza precedenti e a un’urbanizzazione che trasforma i paesaggi europei. E nell’ultimo quarto del secolo anche Stati Uniti e Giappone si aggiungono all’elenco degli Stati industriali. Dal punto di vista sociale poi gli Stati assumono funzioni e compiti nuovi che si aggiungono a quelli tradizionali di mantenimento dell’ordine interno e di difesa verso potenziali minacce esterne. I problemi posti dalle trasformazioni prodotte dall’industrializzazione – proletarizzazione e urbanizzazione – con la minaccia di instabilità sociale e politica spingono i governi ad assumersi responsabilità nell’istruzione, nella sanità, nella nascita delle prime forme di previdenza sociale. In questo ebook viene dunque illustrato un secolo in trasformazione, in cui, tra gli eventi significativi della Grande Storia, si procede ad una ridefinizione della natura dello Stato, e si va affermando il nazionalismo, che si rivela una delle forze ideologiche e politiche più rilevanti del XIX secolo.