Charles Sanders Peirce (1839-1914) è il massimo filosofo americano.
Inventore del senso di tre termini cruciali, pragmatismo, semiosi, abduzione, Peirce è al contempo il padre della semiotica e l’autore di una originale interpretazione del mondo.
Gli scritti di questo volume nascono da seminari e convegni tenuti a Milano nel centenario della morte, sotto l’egida del Club Psòmega, dell’Università Statale e del Politecnico. È un volume che rappresenta tutte le correnti degli studi peirceani in Italia: dagli aspetti e problemi teoretici e ontologici, alle relazioni e influenze di Peirce su filosofi e semiotici contemporanei, sino alle applicazioni e reinterpretazioni della sua riflessione alla realtà odierna.
Il libro si apre con tre introduzioni alla discussione e considerazione complessiva di Peirce: tre visioni d’insieme su questioni centrali – una ricognizione sulla “semiosi progettuale” nel progresso della ricerca peirceana, di Massimo Bonfantini; la difesa della fondamentalità dell’icona, ovvero dell’“iconismo primario”, da parte di Umberto Eco; e una “nuova antropologia pragmatica”, che si ispira a Peirce, ma non solo, di Rossella Fabbrichesi.