Nel corso del '900 la semiotica si è progressivamente articolata in due direzioni. Da un lato si è consolidata la tradizione strutturale, che ha le sue origini nell'opera di Ferdinand de Saussure, passa attraverso la teoria di Louis Hjelmslev e la rielaborazione di Roland Barthes, confluisce nella semiotica generativa di Algirdas Julien Greimas. Secondo la prospettiva strutturale la semiotica studia i sistemi e i processi della significazione, concentrandosi sui testi e ricercandone i significati al loro interno. Dall'altro si è sviluppata la tradizione interpretativa, che ha le sue origini nel pragmatismo di Charles Sanders Peirce e trova la sua formulazione più compiuta nella teoria semiotica di Umberto Eco. Nella prospettiva interpretativa la semiotica si interroga su come diamo senso al mondo e one l'interprete al centro del processo di costruzione del senso. In questo volume, Traini evidenzia i fondamenti teorici e i nodi problematici di entrambe le tradizioni, per presentare poi i temi e le direzioni che caratterizzano la ricerca attuale: la sociosemiotica, il tema del corpo e dell'estesia, la semantica inferenziale ed esperenziale di Patrizia Violi.