A sfidare le periodizzazioni convenzionali, la filosofia medievale inizia quasi un secolo prima del Medioevo, se considerassimo come sua data di nascita quella della caduta dell’Impero romano d’Occidente, il 476. Il IV secolo e l’inizio del V sono infatti dominati dalla figura di uno dei più grandi pensatori di tutti i secoli, la cui influenza sul pensiero medievale sarà costante e pervasiva: sant’Agostino. Se le semplificazioni scolastiche vogliono la filosofia medievale dominata dal contrasto tra aristotelici, in genere Domenicani e Agostiniani, in gran parte Francescani, i grandi temi agostiniani circoleranno per tutti i secoli prima del Mille e durante lo sviluppo della scolastica e con essi continueranno a confrontarsi tutti i filosofi cristiani. È proprio in questa seconda metà del primo millennio che, insieme ad Agostino, si affermano alcuni pensatori che fisseranno l’agenda ai filosofi del millennio successivo. Tra questi Boezio, che con le sue traduzioni aristoteliche, i suoi commenti logici, le sue speculazioni musicali dà l’avvio a una serie di riflessioni che animeranno tutta la scolastica successiva. Ed è sempre in questi secoli “bui” che si trasmettono al mondo latino quei testi greci che, in assenza di traduzioni da Platone o da Plotino, introdurranno nel pensiero cristiano la speculazione neoplatonica. In questo ebook si snoda il lungo percorso di un pensiero filosofico che, in secoli drammatici di grave crisi materiale e morale, alimentata ulteriormente da angosce millenaristiche, si rivela di singolare fecondità.