Come l’acqua, le biblioteche sono un indispensabile bene comune che Google non può sostituire. Una società civile ne ha bisogno perché nella crisi sono una risorsa per i cittadini, in particolare quelli più deboli, meno capaci di usare le tecnologie, in difficoltà con il lavoro. Sempre, esse sono una diga contro l’imbarbarimento, un’indispensabile infrastruttura democratica. Questo è il motivo per cui tutti i grandi paesi continuano a costruirne e se ne aprono molte perfino nell’Italia che non legge. Il libro di Antonella Agnoli spiega come si può fare, anche in tempi di tagli di bilanci.