Sono almeno quattro le ragioni che dovrebbero suggerire ad una storia del pensiero sociologico di tenere in considerazione il lavoro di Ogburn. La prima riguarda l’introduzione del concetto di ‘mutamento sociale’ nel lessico sociologico nel suo libro del 1922: precedentemente al suo lavoro non lo si conosceva. La seconda attiene all’inizio di una riflessione sulla tecnologia come prodotto culturale e fattore di mutamento sociale. La terza riguarda l’avvio negli Stati Uniti della stagione, compresa nel ventennio 19301950, definita prima da Sorokin (1956) e poi da Wright Mills (1959), di ‘empirismo astratto’, un periodo nel quale la metodologia quantitativa impone i temi alla ricerca sociale. Infine, con Ogburn tramonta l’epoca classica della ‘scuola di Chicago’ degli anni Venti, ma grazie al suo lavoro, da tecnologo e ‘ideologo del potere’, la sociologia viene riconosciuta come scienza ‘utile’ al governo del paese e legittimata nei ranghi più alti degli organismi scientifici.