Archivi, biblioteche e musei ecclesiastici sono parte integrante, viva e propositiva dell’impegno della Chiesa che è in Italia. Costituiscono un punto di riferimento e di orientamento pastorale che chiede di essere sempre più conosciuto e considerato adeguatamente. Sono luoghi che conservano e diffondono la conoscenza – altrimenti destinata a rimanere patrimonio di pochi – e, quindi, a superare distanze, avvertite o reali che siano. Sono luoghi privilegiati d’incontro tra persone, talvolta tra culture e orientamenti religiosi diversi. Veri e propri presidi della cultura e della fede, sono certamente anche luogo di aggregazione sociale. Forte di queste convinzioni, sono particolarmente contento di introdurre con queste righe il volume Del Culto e della Cultura. Archivi biblioteche e musei ecclesiastici in Italia, curato dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici. A un primo livello di lettura può presentarsi come una sorta di manuale, che restituisce informazioni utili alle ricerche di chi vuole scoprire presenze e contatti di archivi, biblioteche e musei ecclesiastici. In realtà, dietro a tale lavoro non si stenta a intuire un investimento significativo soprattutto in termini di relazioni: è la loro preziosità alla base del presente risultato; sono esse, infatti, ad aver permesso la raccolta di informazioni aggiornate su un numero così consistente di istituti culturali. Alla costruzione di una rete di contatti oggi contribuisce senza dubbio in maniera significativa la tecnologia digitale – anche in questo caso valorizzata con sapienza – ma nulla può sostituire la ricchezza dell’incontro personale, della disponibilità e della condivisione. In altre parole, la presente pubblicazione è una testimonianza di relazioni ordinate e attente, segno ed espressione di un impegno ecclesiale che trova i suoi primi protagonisti proprio negli operatori per i beni culturali ecclesiastici. Il loro servizio, portato di volta in volta ai singoli istituti, è espressione di partecipazione a un cammino di Chiesa, che anche in questo modo si sviluppa e cresce. Il volume ne è segno eloquente; segno di una Chiesa capace di approfondire la coscienza di se stessa e di porsi in confronto positivo – in dialogo – con il mondo della cultura, riuscendo in questo modo, da una parte, ad assicurare un suo contributo competente e originale e, dall’altra, ad accogliere stimoli e suggestioni per continuare il proprio impegno con rinnovato entusiasmo. Di tale lavoro queste pagine rappresentano una singolare sintesi. La consapevolezza dell’impegno difficoltoso che spesso comporta non sia motivo per non proseguire in un servizio che è proporzionato alla capacità di imparare il linguaggio del mondo, quali custodi attenti e testimoni fedeli di un patrimonio che domanda di essere frequentato e trasmesso. Con tale auspicio affido il volume alla più ampia consultazione, non senza rinunciare a concludere con un sincero ringraziamento che intende farsi incoraggiamento a tutti i soggetti coinvolti.
dall’introduzione di † Nunzio Galatino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana