Persone e parole, gesti ed immagini, luoghi ed eventi, oggetti d’uso e manufatti artistici: nella loro mutevolezza e varietà, insieme familiari ed estranei, si rivolgono quotidianamente a noi, alle nostre percezioni, emozioni, esperienze. Come riuscire a sentirli, interpretarli, viverli, dirli, realizzarli e condividerli come promessa di senso? E cosa succede quando si è ciechi agli indizi e alle figure di tale istanza? Gli studi qui raccolti, frutto di un dialogo tra pratiche artistiche e saperi diversi come la filosofia del linguaggio e la fonologia, la semiotica e la tradizione testuale, l’estetica e la storia dell’arte, la sociologia dei processi culturali e la storia della fotografia, cercano di rispondere a queste domande.