Nel 1300, Enrico Scrovegni, ricco e ambizioso uomo d'affari padovano, decise di celebrare la sua accresciuta potenza costruendo un sontuoso palazzo con annessa una cappella privata decorata dal maestro dell'epoca, Giotto. A sette secoli di distanza lo stupore e l'ammirazione che colgono i visitatori sono immutati: gli affreschi esprimono un senso dello spazio e del colore mai visti prima. Se la bellezza dei soggetti rapisce lo sguardo, il contenuto presenta ancora aspetti misteriosi. Che ci fa l'immagine di un centauro sotto il trono di Cristo nel Giudizio Universale? Come mai le allegorie dei Vizi e delle Virtù che conducono all'Inferno o in Paradiso non seguono la sequenza resa celebre dal sistema dantesco? Chi è il personaggio che regge sulle spalle il modellino della cappella offerta alla Madonna da Enrico Scrovegni? Pagina dopo pagina, Giuliano Pisani decifra i passaggi oscuri e svela la sofisticata trama filosofico-teologica dei volti sacri e dei simboli religiosi. Quella raccontata da Giotto è sì la storia di Cristo e della salvezza dell'uomo, ma è anche un invito a meditare sul significato della vita. Un messaggio universale ed eterno, scritto certamente sotto la guida di un raffinato teologo. Una figura ben nota ai padovani dell'epoca, ma rimasta finora nell'ombra, un religioso la cui identità potrà essere rivelata solo dopo aver scoperto l'ultima tessera di un mosaico di indizi che la mano del grande maestro della pittura ha fatto giungere sino a noi.