Altreconomia è tutta nuova: con il numero di marzo 2016, il mensile d’informazione indipendente cambia veste. Nel formato, nella grafica, nel numero di pagine (cresciuto fino a 76), nelle rubriche (con cinque autorevoli nuovi editorialisti) ma non nella qualità dei contenuti e del lavoro giornalistico. Un giornale ampio e contemporaneamente più pulito e chiaro, suddiviso in tre sezioni: primo, secondo e terzo tempo. Inchieste, reportage, analisi, storie e approfondimenti culturali.
La copertina del numero 180 è dedicata al “ritorno al futuro” della Cina, raccontata oltre gli stereotipi attraverso ad un reportage esclusivo dalla periferia di Pechino, nelle fattorie cooperative dove produttori e consumatori solidali s’incontrano per promuovere un’agricoltura a basso impatto ambientale.
Un altro servizio accompagna invece a conoscere le storie delle vite sequestrate nell’assedio del Kashmir, nella frontiera più militarizzata dell’Asia, dove la repressione dei separatisti da parte dell’India non conosce fine.
A cinque anni dalla guerra, l’ombra di un nuovo intervento armato torna a proiettarsi sulla Libia. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti l’ha definito “missione di stabilizzazione”, ma secondo il professor Federico Cresti, intervistato da Ae, una spedizione potrebbe rafforzare la debole presenza di Daesh. Con un approfondimento sugli interessi italiani nel Paese.
Dagli esteri all’agricoltura, alla scoperta delle sei multinazionali che controllano il mercato dei semi. Nel 1981, le ditte sementiere erano 7mila. Trent’anni dopo, il settore è concentrato in poche mani.
La “questione bancaria” è al centro del dibattito pubblico internazionale. Pochi, però, si concentrano sugli affari in crescita per chi rileva i crediti in sofferenza degli istituti di credito. Negli ultimi 4 anni sono passati di mano in Italia 30 miliardi di euro di “prestiti deteriorati”. Ecco chi sono e come operano i soggetti che ne fanno un business.
E di nuovo in mezzo al mare Mediterraneo, per raccontare le storie di chi salva i migranti sfidando la fortezza Europa. Studenti, preti e ong: dinanzi alla chiusura delle frontiere si diffondono iniziative private di assistenza e solidarietà.
Il 2016 è un anno particolare per la tecnologia e il software libero: si tratta infatti del 25esimo compleanno Linux, “gioco informatico” divenuto industria. Nel 1991 era l’hobby di uno studente. Oggi è una solida realtà informatica che alimenta computer e stazioni spaziali.
Da Linux il “secondo tempo” si sposta sulla comunità responsabile che ha fatto rinascere Vicopisano, con un reportage dal piccolo Comune in provincia di Pisa, dove buone idee di un gruppo di acquisto solidale hanno contribuito al rilancio del borgo nel segno della sostenibilità.
Tra le interessanti interviste del “terzo tempo” -la parte del giornale dedicata alla cultura- spicca quella che allo studioso del Pianeta acustico, il professor Trevor Cox, che insegna Ingegneria acustica all’Università di Salford, in Gran Bretagna.