“Il gioco dell’invenzione d’un museo ideale, un luogo dove le muse possano seguire l’ipotesi d’una idea; un museo necessariamente concreto: ci si cammina, anche se solo virtualmente”.
Guidato dalla sua curiosità e da un gusto personalissimo, Philippe Daverio inventa la sua collezione d’arte, scrivendo di alcuni capolavori di tutti i tempi, dalla Pala di Brera di Piero della Francesca al Giuramento degli Orazi di David, dalla Nascita di Venere di Botticelli alla Canestra di frutta di Caravaggio.
Opere note e meno note, rilette attraverso il suo sguardo ironico e penetrante e raccontate in relazione al loro contesto o mettendone in evidenza i particolari.
Un viaggio in un museo immaginato, una galleria di dipinti descritti da una penna irriverente e graffiante. Il primo vero libro illustrato sull’arte di uno dei più popolari uomini di cultura europei.
“La nostra visione della storia dell’arte è ancora ottocentesca. Io mi diverto a cambiare i punti di vista. Sono i giochi di uno che guarda al passato per capire il presente.”