Quali sono le ragioni di ordine culturale, economico e politico che hanno favorito nel corso della storia lo "stare uniti" della nostra società e quali i fattori invece che hanno condotto a una "disunione civile"? È convinzione diffusa che i partiti politici non abbiano saputo contenere gli squilibri sociali, il dilagare della corruzione, l'opacità degli interessi e che si assista a un degrado della vita pubblica mai registrato in passato. Eppure la costituzione offriva e offre gli strumenti del buon governo. Per riformare il sistema politico - questa è la tesi del libro - non è necessario ricorrere alla revisione costituzionale, basta la legislazione ordinaria integrata dalla prassi e orientata a rafforzare i presupposti della correttezza, della trasparenza e del controllo sociale. In breve una nuova etica pubblica.