Le molte vite del Mattatore del cinema italiano, attore straordinario dalla carriera ineguagliabile al teatro come al cinema – da Amleto a Brancaleone, da Profumo di donna a I soliti ignoti –, ma anche uomo complesso che a volte appare come un “gigante arrogante del palcoscenico” (Maurizio Costanzo), anche se “dietro questa corazza da guerriero si nascondeva una marmotta impaurita” (Alessandro Gassmann).
Una lunga carrellata di avvenimenti – la morte precoce del padre, la scelta del teatro a seguito dell’insistenza materna, l’approdo a Hollywood durante il maccartismo, il grande successo e la depressione... –, storie – per lo più raccontate da lui stesso nelle innumerevoli occasioni in cui si è raccontato – e personaggi – dalle donne della sua vita, ai figli, dagli amici del cinema, ai poeti e filosofi (come Pablo Neruda e Jean-Paul Sartre) e agli amici sconosciuti – che non può che ruotare intorno alla figura straordinaria del principe degli attori italiani.
Raccontare Vittorio Gassman è come trovarsi davanti ad un gioco di specchi nel quale diventa difficile afferrare la vera natura del protagonista della nostra storia.