Nove racconti che trascinano il lettore dentro mondi sconosciuti. Protagonisti, giovani palermitani che da minorenni hanno commesso un reato. Su di loro non abbiamo che “notizie di seconda mano”, utili solo a renderli tutti uguali, senza volto, senza età, senza sogni. Per questo l’autrice ha voluto cambiare il punto di vista facendo emergere quello degli stessi protagonisti: la realtà che li circonda, gli amori, le delusioni sono colti dalla loro prospettiva. Così, pagina dopo pagina, i “minori autori di reato” tornano a essere ciò che veramente sono: ragazzi. Con la loro voce, il loro modo di sorridere, di appassionarsi e con la capacità di cambiare vita da un momento all’altro. Giovani che lottano contro il tempo, sempre troppo lento o troppo veloce. Che non sanno mai quando è iniziata e quando è finita la loro adolescenza.
I quartieri di Palermo emergono come coprotagonisti. I ragazzi li percorrono convulsamente, senza uscirne, di notte come di giorno, e ne vengono condizionati. Alcuni si sono persi, inghiottiti da un malessere più grande di loro. Altri hanno ripreso in mano la loro esistenza e invertito il cammino.