Il volume espone i risultati di una ricerca condotta presso il Tribunale di Firenze sull'utilizzo dell'istituto della mediazione in modo da individuare quali potrebbero essere le best practice da 'esportare' presso altre realtà giudiziarie. In particolare, ove esistano i requisiti, viene evidenziato come si può passare dalla cultura del conflitto ad una nuova mentalità che vede i cittadini, assistiti dai loro avvocati, impegnarsi in prima persona nella soluzione della lite, divenendo protagonisti nella relazione con il loro interlocutore, da avversari a confliggenti, interessati a risolvere in poco tempo il problema.
L'opera, partendo dall'analisi di una casistica reale, offre un spaccato sul ruolo che l'istituto della mediazione può assumere come mezzo deflattivo del contenzioso giudiziale e strumento di rilevanza sociale per risolvere, in molti casi, situazioni di conflitto tra le parti con costi e tempi assai inferiori rispetto alla prassi giudiziaria.
PIANO DELL'OPERA
Introduzione
PARTE I: FOCUS SULLA MEDIAZIONE DEMANDATA DAL GIUDICE
CAPITOLO PRIMO
Le tappe di un intervento innovativo sul territorio e nel sistema giustizia
CAPITOLO SECONDO
La mediazione presa sul serio. Note sulla sperimentazione del progetto nausicaa
CAPITOLO TERZO
Nuovi strumenti di adr e processo civile “questo matrimonio s’ha da fare”
CAPITOLO QUARTO
Il ruolo del giudice nell’era della giurisdizione minima tra obiettivi conciliativi e funzioni giurisdizionali. i provvedimenti dei giudici fiorentini
CAPITOLO QUINTO
I numeri della mediazione su invito/ordine del giudice a Firenze
PARTE II: PRASSI E PROBLEMI APPLICATIVI
CAPITOLO SESTO
Giudice, avvocato, cittadino e mediatore: la mediazione delegata si fa in quattro
CAPITOLO SETTIMO
La mediazione come strumento di case management per il giudice
CAPITOLO OTTAVO
Multi-door courthouse: concreta prospettiva istituzionale o semplice modello di comparazione?
CAPITOLO NONO
Il ruolo del giudice nelle liti societarie: da rapporto di dominio a relazione funzionale
CAPITOLO DECIMO
Chi è di scena? Il provvedimento del giudice trasforma lo spettatore in attore