Un aspetto del pensiero di Luigi Sturzo non sufficientemente studiato attiene alla dimensione giuridica. La asistematicità con cui egli ha affrontato la fenomenologia del diritto ha contribuito a scoraggiare i tentativi di approfondimento in questo campo. Con il presente volume si è voluto colmare tale lacuna operando una chiarificazione dei fondamenti giuridici presenti nell’opera del sacerdote siciliano. La sua visione dello stato, della democrazia e della comunità internazionale può essere adeguatamente colta solo alla luce dei suddetti fondamenti. Oggi, in una fase in cui i modelli istituzionali appaiono in crisi ed il diritto non riesce a svolgere in maniera soddisfacente il proprio compito, occorre ripensare le categorie del giuridico e del politico. L’insegnamento di Luigi Sturzo, complesso, acuto e sempre attuale, costituisce un ottimo strumento in questa direzione.
Alessandro Fruci è dottore di ricerca in Storia delle dottrine politiche e Filosofia politica. Attualmente frequenta un secondo dottorato in Storia e Teoria generale del diritto europeo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “Tor Vergata”. I suoi interessi di studio sono rivolti, oltre che al pensiero e all’opera di Luigi Sturzo, anche ai temi dell’informatica giuridica, del biodiritto, del neoliberalismo e del neocomunitarismo. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: La comunità internazionale nel pensiero politico di Luigi Sturzo, Aracne, Roma, 2009; Sulle orme di Elizabeth Wolgast. Tra atomismo e antiatomismo, Nuova Cultura, Roma, 2012; Bioinformatica, bioetica e biodiritto in M. Sirimarco (a cura di), Info-ius. Problemi e prospettive dell’Informatica giuridica, Nuova Cultura, Roma, 2010; Totalitarismo e marxismo in Del Noce, in “Il Contributo”, 1-2, 2012.