Il grande incontro
Sultano Dimmi come ti chiami.
Francesco Mi chiamo Francesco.
Sultano Non ho mai visto abiti come i tuoi su altri sacerdoti Cristiani. Sei Cristiano tu?
Francesco Sono cristiano.
Sultano I Sufi, gli asceti Islamici, indossano abiti di lana grezza come i tuoi, poiché si dice: Agli asceti si addice il modo di vestire e di vivere più umile e comune… Sei davvero venuto fino a qui senza armi?
Francesco Tutt’altro… sarei davvero folle se fosse così… Non vi dovete spaventare, le mie armi non uccidono.
Sultano E quali sono le tue armi? La parola del Signore? Cosa puoi insegnarmi che io non sappia già?
Francesco La parola di Cristo.
Sultano Noi conosciamo già Gesù, pace su di lui, e già lo lodiamo, questo voi avete ignorato per poter arrivare con le vostre armi. Quindi cosa credi di potermi insegnare che io non sappia già?
Francesco Voi conoscete la parola di Cristo? Lodare Cristo e conoscerlo davvero sono due cose diverse, per poter salvare la vostra anima dovete conoscerlo davvero.
Sultano Perché desideri salvare la mia anima? Perché non la lasci nelle mani di Allah gloria a Lui l’altissimo, sarà lui a decidere se merito la salvezza oppure no.
Francesco Io lascio la vostra anima nelle mani di Dio. Non sono qui per giudicare. Può un servo giudicare quello che fa il padrone? Ma come farete a scegliere la vostra salvezza senza conoscere?
Sultano E tu? Sei pronto ad ascoltare o sei venuto solo a insegnare?
Francesco Io non potrò che prostrarmi con rispetto e ascoltare ogni volta che verrà pronunciato il nome di Dio.
Sultano Sei dunque un vero uomo di fede, perché è detto: I credenti sono coloro che, quando Allah viene menzionato provano un tremore nel loro cuore. Lasciami adesso e siediti. Voglio che ascolti attentamente quello che ti dirò.
Omar Nedjari (Milano 1982), dopo oltre un decennio di formazione teatrale, sta elaborando una propria drammaturgia. Francesco e il Sultano, insieme a Il perturbante, è uno dei suoi testi che hanno felicemente debuttato sulla scena