Cosa c’entra la luna delle femmine con gli specchi ustori di Archimede?
Cosa c’entra l’inferno dei maschi con il Paradiso di Cantor, il pazzo e geniale matematico della teoria degli insiemi?
Cosa c’entrano i viaggi fra le galassie con la matematica?
Lo narra questo “Romanzo matematico” romanzo fantascientifico nella storia della matematica.
Un romanzo d’avventura che descrive in modo rigoroso, ma semplice e divertente lo sviluppo della matematica, dagli albori ad oggi.
In questo racconto il protagonista - quello umano - viene sequestrato da esseri provenienti da un mondo extra galattico. Sull’astronave è presente l’altro protagonista - quello alieno - in missione per apprendere la matematica terrestre e per tentare di carpirne un segreto. Infatti una leggenda pervade i popoli dell’Universo. Si dice che i primitivi, rozzi e un po’ stupidi terrestri possiedano inconsapevolmente un segreto, nascosto tra le pieghe della loro matematica. Un segreto che taluno bisbiglia altri sbandiera e altri ancora sberleffa, un segreto, un grande segreto, il segreto dell’immortalità. Per carpirlo gli alieni giunti sulla Terra si apprestano a strizzare il cervello dell’umano sequestrato. Ma poiché circostanze drammatiche impongono alcuni viaggi interplanetari prima del rilascio dell’umano, quest’ultimo viene trasformato, con una tecnica avanzatissima di condizionamento, in una sorta di medium per trasmettere agli alieni le conoscenze di matematica dei terrestri, a partire dagli albori, cioè da prima ancora che l’uomo imparasse a contare, fino alle ultime teorie contemporanee. In una sorta di fuga nello spazio l’umano e l’alieno peregrinano fra mondi e luoghi impossibili, sulla luna delle femmine, sul pianeta terribile dei maschi tra guerre stellari e agguati di pirati galattici. La relatività di Einstein è il nodo su cui si chiudono i due fili conduttori: quello dello sviluppo delle idee matematiche e quello del racconto fantastico, che trova la sua conclusione in una particolare interpretazione del tempo.
Con note e bibliografia.