Con Napoli milionaria! Eduardo ci offre uno specchio che ha il potere di riflettere una realtà alterata da noi stessi e dietro il quale si annida il vuoto più profondo. Ci invita a meditare, e qui alloggia il suo straordinario potenziale poetico, l’attualità della sua arte, sul pericolo che il denaro, assunto come valore dominante, possa svuotare di senso ogni azione umana e privare l’uomo della sua stessa umanità. Ma non si limita a denunciarne gli effetti, con lo scioglimento della commedia attraverso un dono, ci indica l’evento che può consentire all’uomo, nel momento in cui essa viene negata, di riaffermare la vita. Quello che ci racconta Eduardo, è un invito a donare un dono che non obbedisce al principio di ragione, al logos, al calcolo, al capitale, alla ragion pratica, ma che paradossalmente li fonda originariamente. È in questo dono, estraneo alla logica del profitto, che può realizzarsi l’umanità dell’uomo. Con la sua prima commedia “dispari” Eduardo offre la sua sensibilità alla dolorosa realtà storica; è a partire da questo dolore che fonda il suo nuovo teatro; è da qui che dà una svolta al teatro italiano.