Normandia, XI secolo. Riccardo è il quarto figlio di una famiglia appartenente alla piccola nobiltà Normanna, che governa il feudo immaginario di Belgard. I suoi fratelli sono Umfredo, Tancredi, Roberto e Sibilla. Al principio della vicenda, il capofamiglia Norberto, insieme a sua moglie Erleva, incarica il monaco Romualdo, proveniente dall‘Abbazia di Bec, di istruire gli ultimi tre figli della coppia: Roberto, Riccardo e Sibilla. L’ incontro del religioso con Riccardo segna l’inizio di una reciproca e profonda amicizia. Dopo l’improvvisa morte di Norberto di Belgard, Tancredi, il più arrogante ed ambizioso tra tutti i componenti della sua famiglia, avvelena il primogenito ed erede Umfredo, per prenderne il posto come feudatario. Il protagonista sospetta di tutte queste macchinazioni ordite dai fratelli, ed arriva ad accusare esplicitamente Tancredi dell’assassinio di Umfredo. Ben presto un odio insanabile dividerà i due cadetti. Per questo Riccardo decide di andare via dalla sua terra. Le successive vicende lo porteranno nel Ducato di Puglia, luogo dove dovrà affrontare il proprio epico destino.