In un libro di interviste e aneddoti un ritratto alternativo di Lucio Battisti, tracciato da personaggi che hanno avuto in qualche modo rapporti con l’opera del cantante-compositore: interpreti, cantautori, musicisti, produttori, tutti ospiti de “La Lira Battistiana – premio pop d’autore”, ideato a Imperia da Jeff Aliprandi.
Il lavoro parte dalle atmosfere suggestive del grande Lucio che nei primi anni ’70 arriva all’apice dl successo con lavori quali Il mio canto libero – l’ellepì che si apre con La luce dell’est – per approdare al Battisti “bianco”, del CD del ’94 Hegel, ultimo frutto di trent’anni di attività compositiva, che ospita, tra i brani più significativi, quello intitolato Estetica.
Nel ripercorrere le vicende e l’opera di Lucio Battisti, attraverso testimonianze e documenti, gli autori pongono l’accento in particolare sul carattere originale, quasi isolato, dell’esperienza battistiana nel panorama della canzone d’autore dei passati decenni di fine secolo: accusato spesso di “parlare troppo di sentimenti”, di “non impegnarsi abbastanza nel sociale”, di puntare tutto sulla bellezza della musica e sulla musicalità del testo – sull’estetica dunque, più che sull’etica – ha fornito invece, secondo gli autori e gli intervistati, un illuminante esempio di come l’arte non possa che avere una sua funzione morale e sociale, quand’anche il contenuto non sia esplicitamente tale.
GLI OSPITI DELLA “LIRA BATTISTIANA” PARLANO DELL’ARTISTA
Dario Baldan Bembo, Ambra Borelli, Laura e Monica Donida, Alberto Fortis, Fernando Fratarcangeli, Italo Gnocchi, Mario Lavezzi, Massimo Luca, Roby Matano, Povia, Oscar Prudente, Gian Piero Reverberi
CON INTRODUZIONI DI Gianni Dall’Aglio, Pietruccio Montalbetti, Francesco Baccini