Nel 1944, Stefan Weiss si trova improvvisamente deportato nel campo di concentramento di Buchenwald con l'accusa di essere omosessuale. Ciò che sino a quel momento era per lui una storia d'amore, lo porterà a frequentare i gironi più profondi e bui dell'inferno dove parte dell'umanità è stata confinata. Stefan scopre con raccapriccio che cosa accade dietro ai fili spinati che delimitano i mattatoi nazisti. Gli esperimenti medici condotti sui prigionieri che venivano usati come cavie. La perversione della direttrice che chiedeva di adornare i propri appartamenti con suppellettili realizzati con la pelle dei cadaveri. Sopravvivere a tutto ciò è ancora più folle che non lasciarsi morire. Ma Stefan sceglie la prima strada. I suoi passi rimarranno intrisi di sangue sino alla fine.