Che cosa hanno in comune le casette dei Tre Porcellini e il Cabanon
di Le Corbusier? E Casa Farnsworth
– la casa trasparente – costruita da
Mies van der Rohe per una donna molto amata e gli studi del Grande Fratello?La casa è ancora il primo bene che ci fa proprietari o il giovane sogno borghese
è finito insieme al boom? Qual è la forma delle case nell’epoca della sharing economy e della riproducibilità architettonica imposta dalle emergenze di guerra e dalle migrazioni? Che cosa ha cambiato l’Ikea nel nostro modo di immaginare non solo lo spazio, ma la vita?
Con una lingua puntuale e accogliente
che comincia col racconto di una casa
vera (nella quale si può entrare) e arriva allo spazio, anche politico, da abitare
e da ridiscutere, Luca Molinari racconta che tipo di casa siamo e siamo stati
e che casa dovremmo o potremmo essere, e soprattutto dice perché senza casa
non c’è architettura.