Il carattere inusuale e marginale dei documenti dell'arte liutaria - trattati, repertori di strumenti, metodi per violino, epistolari, voci enciclopediche - li rende preziosi non solo quali testimoni di un percorso fuori dal solco della tradizione letteraria di stampo toscano, ma soprattutto perché riporta in primo piano la lingua nella sua primaria funzione comunicativa.
Una lingua funzionale a trasmettere un sapere artigianale, una sapienza del fare nuova, acquisita giorno dopo giorno; precisa e concreta perché modellata su attività pratiche, un genere a cui, uno scrittore come Italo Calvino, conferiva il merito di avere uno "stile".
INDICE
- Le fonti
- I caratteri generali
- Voci di bottega
- Le regole di Antonio Bagatella
- Il libro che tratta della Professione dei violini di Giovanni Antonio Marci
- Le memorie per la costruzione e il riadattamento degli strumenti a corda di Cozio di Salabue
- testi collaterali
- Terminologia tecnica e lessicografica ufficiale
- la denominazione del mestiere
Appendice
- la nomenclatura moderna
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