I meccanismi politici dell'Italia di fine secolo, nazione ancora giovane e con molte contraddizioni irrisolte, plasmarono la storia del nostro paese; e vanno considerate all'origine dei successivi e drammatici sviluppi noventecenteschi.
La classe politica dell'Italia liberale si trovò a fare i conti con problemi politici e sociali a cui tentò di far fronte con la figura prefettizia, longa manus dello Stato nelle citta piu importanti. I rapporti tra il Governo centrale e i suoi emissari sono delineati in questo libro attraverso la carriera di Giovanni Codronchi Argeli, conservatore imolese e uomo di fiducia delle istituzioni. Rappresentante della vecchia aristocrazia in un mondo che cambia sempre più in fretta, Codronchi,dopo aver ricoperto la carica di prefetto a Napoli e a Milano, si inserì nel progetto liberal-conservatore di Antonio di Rudinì in veste di Commissario Civile per la Sicilia, all'indomani dei Fasci Siciliani.
Gli intrighi, le clientele,i rivolgimenti epocali che attraversano l'Italia negli ultimi anni dell'800 sono qui ricostruiti attraverso la corrispondenza e gli archivi di un prefetto senza glioria, poco noto al pubblico dei non addetti ai lavori, ma non per questo meno importante, un uomo a cavallo tra politica e amministrazione,figura cardine per comprendere appieno le dinamiche politiche dell'Italia liberale.