Agosto 1993. Una notizia di cronaca nera sconvolge il mondo della musica. Il corpo di Øystein Aarseth è stato rinvenuto nel suo appartamento, ucciso da 23 coltellate. Noto con il nome d’arte di Euronymous, la vittima è una figura di spicco della scena metal norvegese, e le indagini si concentrano subito sui colleghi musicisti. Il colpevole viene individuato in pochi giorni: è Varg Vikernes, noto ai più come fondatore dei Burzum, ex pupillo di Aarseth e suo compagno nei Mayhem, diventato suo feroce rivale per il controllo del- la scena black metal. già noto alla stampa di tutta Europa, specializzata e non, per essere il presunto capobastone dei roghi delle chiese che da mesi piagano il nord Europa. La sua cattura svela a tutto il mondo una storia dove musica estrema, crimine, ideologie estremiste e iconografia horror si intrecciano creando una trama degna di un romanzo di Stieg Larsson. Due giovani talenti, Davide Bertaina e Simone Ragazzoni, ricostruiscono il rapporto tra due musicisti così visionari da fondere l’estetica con il crimine, ricostruendo nel contempo il contesto di uno dei capitoli più oscuri e indimenticabile della storia del rock.