Dalla fondazione del primo gruppo ultras alle morti dell'agente Filippo Raciti e del tifoso Gabriele Sandri sono passati quarant'anni, eppure in molti sanno ancora troppo poco del mondo ultras. Giudizi sferzanti e sommari riempiono le colonne dei giornali: "tutti delinquenti", "sono bestie e come tali vanno trattati", "il male assoluto del calcio". Ma in attesa di una terapia più efficace di quella praticata finora - ovvero botte e diffide - e di una gestione meno anacronistica degli stadi è il momento giusto per provare a sollevare il velo dell'ipocrisia e fare luce su un fenomeno che del discusso "sistema calcio" non è nemmeno la parte più marcia. Questo libro se ne assume il compito.