Noi pensiamo per “individui”, loro pensano per “situazioni”; noi promuoviamo “trasformazioni”, loro cercano di entrare in sintonia con gli “eventi”; noi apprezziamo la “sincerità” di una persona, loro desiderano piuttosto l’“affidabilità”; noi vogliamo “modellizzare”, loro preferiscono “lasciar maturare”; noi pensiamo ad “andare al di là”, loro si preoccupano di saper “stare tra”; noi amiamo la “libertà”, loro sono attenti invece alla “disponibilità” di un contesto e così via, in un intreccio tanto ricco quanto rigoroso di osservazioni sul linguaggio, notazioni di costume, riferimenti filosofici, citazioni letterarie.