Ha conosciuto Genova andando al Gaslini da bambino, Maurizio Maggiani. E da quel viaggio notturno, dall'impresa del passo del Bracco, dalla luce accecante del mare, da quel giorno rimarrà per sempre segnato. Da quel giorno e da tutte le cose che ha visto e non avevano ancora un nome prima che lui, bambino, glielo assegnasse.Ed è così che l'affascina e lo richiama, Genova. La città con i suoi vicoli stretti, cavalieri che uccidono draghi, pesci variopinti nell'acquario e quelle strane “m” tracciate su tombini e muri (chissà ad approvare cosa, in realtà). Tratto da “Mi sono perso a Genova” pubblicato da Feltrinelli. Numero di caratteri: 65308