Se c’è un personaggio che può costituire una Terapia per gli altri, questo è Altan. Frutto di intuizioni fulminanti e di sintesi straordinaria, le sue immagini fotografano la realtà che ci circonda e ce la restituiscono non senza qualche ‘taumaturgico’ effetto. Altan sa cogliere il quotidiano, rappresentare i tipi della nostra specie, dalla malinconia dell’operaio alla sensualità languida di certe figure femminili, dall’innocenza del ‘ranocchio’ al ghigno vile del potere. L’Altanterapia, articolata per ‘mali’,‘rimedi’ e ‘consigli per la crescita’, raccoglie un distillato di tutta la produzione creativa dell’artista, alla ricerca di un Altan metafisico, che dura nel tempo, che raggiunge delle vette di semplicità quasi zen. Leggere e guardare queste immagini, che rendono chiara la realtà, sdrammatizzano, spostano la prospettiva, illuminano, confortano, può dare sollievo ai mali e alle frustrazioni del nostro tempo. Con un linguaggio immediato e universale, come ha scritto Luca Raffaelli, Altan rivela che alla fine «esiste qualcosa al di là dell’orrenda realtà raffigurata. Qualcosa che si potrebbe chiamare: la sorridente utopia della consapevolezza».