Collana
Una barca a vela
Vol. 3°
Non basta possedere una Ferrari, e guidarla per le strade, per essere un «pilota».
Non è sufficiente avere un sostanzioso conto in banca, e non badare a spese, per essere un «Signore».
Non serve avere un carattere forte, e non cedere davanti a nessuno, per essere «rispettabile».
Allo stesso modo, non è abbastanza avere una barca, e condurla per 2 o 3 mila miglia in un oceano, per essere un «marinaio».
Non si sa se il protagonista di questo racconto abbia creduto di «essere un marinaio», ma si è comportato come se lo fosse stato; in questo modo si è venuto a trovare in situazioni che non si sono risolte malamente solo grazie alla benevolenza del caso.
Il tragitto, compiuto in barca a vela, dalla Sardegna alle Canarie, passando per le Azzorre, non può certo essere considerato un viaggio avventuroso.
Il diario è un susseguirsi di racconti, quasi giornalieri, in cui vengono descritti i luoghi visitati, le varie situazioni relative alla navigazione ed alcune considerazioni d’ordine emotivo dettate dalle circostanze quotidiane.
È, in fin dei conti, un diario di bordo come tanti, il cui autore è ben conscio che non è sufficiente scrivere un centinaio di pagine per essere uno «scrittore».