Carlo racconta proprio tutta la storia, più o meno dall'inizio. Per come la vede lui. E secondo lui è andata così. In classe c'era questo tipo, Tito, che credeva a qualsiasi cosa. Naturale che i tipi più in gamba – Carlo, appunto, e i gemelli Mino e Lele – gli facessero un sacco di scherzi! Non cose brutte, solo per ridere... Come farlo alzare in piena lezione per andare a vedere una giraffa dalla finestra, oppure appiccicargli un ordigno scova-monete fasullo... che invece funziona, e magari ci scappa il tesoro... Tito Lope, bambino intelligente ma ingenuo, sembra proprio il bersaglio perfetto per tutti i suoi compagni, ma soprattutto per la banda capeggiata da Carlo e composta anche dai gemelli Mino e Lele. Dopo una serie di vicissitudini (e una rissa!), finalmente i tre bulli scopriranno sulla loro pelle la grande e astuta rivincita architettata da Tito Stordito nei loro confronti... Elemento davvero interessante: la storia è raccontata da Carlo, il bulletto...! L'autrice, l'affermatissima Anna Lavatelli, ha ricevuto nel 2005 il Premio Andersen come migliore scrittrice per ragazzi.