Una volta, per ascoltar la musica che nasce si doveva uscire da casa, andare nei teatri o nelle nelle sale da concerto: e ci si distendeva con la mente e ci si disponeva a godere. Adesso, ci si deve impegnare a superare l’impressione che la musica nuova sia per gente diversa da noi normali, e magari a cercare anche una chiave per capirla, prima di abbandonarsi alla felice scoperta. In compenso la musica nuova è tutta fra le nostre mani, sul nostro computer, dove si può anche cercare notizie e spiegazioni. E i libri di solito servivano a questo.Quaranta pezzi facili invece nasce da un’altra idea: muovere il lettore a cercare dentro di sé, nel carattere, nell’esperienza, quelle curiosità tecniche e culturali che lo portino di persona, con pienezza, all’incontro con i musicisti d’oggi.La prima parte offre un breve racconto della storia musicale dal Novecento ad oggi; la seconda è una guida all'ascolto libero, strutturalmente provveduto ma senza oscurità, di 40 pezzi di autori completamente diversi tra loro per mondo e linguaggio, dal 1900 a qualche settimana fa, che possono interessare e anche innamorare.LORENZO ARRUGA, milanese, noto per le critiche coinvolgenti (da "Il Giorno" a "Panorama" al suo mensile culturale “Musica Viva”), per cicli ed interventi imprevedibili in radio ed in televisione (Rai, TSI, Tele+3...) vive fra spettacoli (testi, libretti, regìe in luoghi istituzionali gloriosi e alternativi inaspettati), lezioni universitarie (Dams, Architettura, Comunicazione) e colloqui con tutti. Questo è il suo ventesimo libro, fra storie (come Il teatro d’opera italiano, Feltrinelli), ritratti (come Mozart da vicino, Rizzoli), gialli (come Suite Algérienne, Mondadori). Molto su di lui c’è in www.lorenzoarruga.it.