Nomi il più delle volte sconosciuti, episodi definiti altrove marginali, ma che sono il tessuto connettivo sul quale si innestano i grandi avvenimenti. La "gente non comune" protagonista di questa raccolta di saggi è quella che viene di solito considerata proprio "gente comune", senza nome e senza volto, persone ordinarie che spesso si trovano ad avere un ruolo fondamentale nella Storia. Hobsbawm studia episodi significativi che hanno per protagonisti gli uomini e le donne delle classi "inferiori" tra la fine del Settecento e il Novecento: dalla protesta anti-industriale dei luddisti che distruggevano le macchine alla nascita della festa del Primo maggio, alla vicenda del bandito Giuliano agli eroi del Jazz, alla dinamica della guerriglia in Vietnam a quella della caccia alla streghe del senatore McCarthy. Per capire in che modo gli uomini vengono plasmati dal loro passato e dal loro presente, quale logica presiede alle loro credenze e alle loro azioni, e soprattutto in che modo la "gente comune" scrive a sua volta la Storia.