Questa è la storia di un uomo che ha vissuto tre vite: Félix Candela Outeriño, uno dei progettisti/costruttori di strutture più importanti del XX secolo.
Le sue numerose opere, prevalentemente coperture leggerissime (i cosiddetti “cascarones” in cemento armato), realizzate nei venti anni successivi al 1950, sono disseminate in Messico, lo Stato che lo ha ospitato da esiliato politico del regime franchista.
Fèlix Candela, come i grandi maestri d’opera dell’antichità, ha racchiuso in sé le tre caratteristiche di architetto, ingegnere e costruttore. Le sue costruzioni sono tutte basate sull’impiego del paraboloide iperbolico, una forma particolare a doppia curvatura, di fatto non presente in architettura prima di lui, e che Candela seppe tagliare e comporre in una molteplicità di soluzioni incredibili. Leggere e sinuose, hanno resistito alle insidie del tempo e della natura, arrivando ai nostri giorni con la loro immutata impronta di modernità.
La presente monografia si articola in tre sezioni principali che ripercorrono i periodi fondamentali della lunga carriera di Candela: la formazione spagnola, la “primavera creativa” in Messico e la consacrazione (anche come docente universitario) negli Stati Uniti.
Le tappe di questo percorso vengono qui accompagnate da puntuali riferimenti iconografici e approfondimenti sugli aspetti più tecnici della sua arte, un’occasione per il lettore italiano di conoscere e avvicinarsi a uno degli autori più “seminali” dell’architettura contemporanea.