Il ritorno imponente di Rossini, che nella ricerca musicologica non meno che nel mondo dello spettacolo ha caratterizzato la seconda metà del Novecento, ha portato a tali mutamenti di giudizio sul compositore da giustificare il termine di renaissance, col quale tale fenomeno è conosciuto nel mondo della musica. Alle testimonianze degli studiosi, promosse dalla Fondazione Rossini di Pesaro, agli atti dei convegni, ai saggi e articoli sparsi nelle pubblicazioni musicologiche, non corrispondeva ancora un’opera organica che di tale rinascita fosse lo specchio fedele, offrendone un quadro completo, agile e aggiornato. Lo studioso dell’opera del primo Ottocento, l’appassionato, lo studente e il critico musicale potranno allora trovare, qui, i dati essenziali concernenti le vicende esistenziali e artistiche dell’autore del Barbiere; un quadro esauriente della sua presenza nel mondo della musica e, più in generale, della cultura europea dell’epoca, in sintonia con le più recenti acquisizioni documentarie, favorite dalla preziosa edizione critica dell’epistolario e delle ancora inedite lettere ai famigliari; una riflessione critica su tutta l’opera del Maestro distribuita cronologicamente in una quarantina di saggi di varia consistenza, ivi comprese le musiche sacre e quelle strumentali. Si tratta forse del libro meritevole di maggiore attenzione, in quanto testimonianza di quello che oggi di Rossini si sa, si pensa, si giudica, si ama.