Abir ul Islam è un ragazzo speciale. Il suo nome significa “profumo dell’Islam”. Un nome che porta con sé l’antica promessa fatta da suo padre ad Allah: «Mio figlio sarà capo e servitore dell’Islam, il suo compito sarà diffondere l’Islam come una meravigliosa fragranza». Entrato in una severa scuola coranica, Abir riceve un’inflessibile educazione religiosa. Tra le strade di fango di un povero villaggio del Pakistan risuona il canto degli studenti, i versi del Corano ripetuti come una nenia ossessiva: chi sbaglia non può sfuggire alla dura punizione. Ore e ore di studio e sacrificio, cieca obbedienza, rinunce e orrore del peccato: l’ideologia islamista è superiore a ogni cosa, anche ai delicati sentimenti dei bambini. Finché un giorno, anni dopo, la famiglia di Abir lascia il Pakistan per trasferirsi a New York e qui, nella terra dell’11 settembre, il ragazzo cresciuto nella polvere dovrà confrontarsi con se stesso e la propria cultura per diventare finalmente un uomo libero.
Ali Eteraz
scrittore e giornalista free-lance, è nato a Lahore, in Pakistan, ed è cresciuto tra il Medio Oriente, il Pakistan, i Caraibi e gli Stati Uniti. Reporter per diverse riviste e quotidiani internazionali, è impegnato nella diffusione dei principi libertari tra i musulmani. Il bambino che leggeva il Corano è il suo primo romanzo. Il suo sito internet è www.alieteraz.com.