Alcuni circoli ebraici e alcuni organi di stampa fecero gran rumore in occasione della promulgazione del Motu proprio di Benedetto XVI che ripristinava la Messa antica, paventando la reintroduzione della preghiera per gli Ebrei, quella da cui Papa Giovanni XXIII aveva tolto l’aggettivo “perfidi”. In questa temperie si colloca il commento dell’Autore di questo libro, sacerdote cattolico, alla nuova preghiera pro conversione Iudaeorum per la forma straordinaria del rito romano. Se dinanzi al sangue prezioso del suo Figlio il Padre ha volto lo sguardo alla povera umanità peccatrice e l’ha salvata, non deve questo essere annunziato a tutti, compresi “i nostri fratelli maggiori” affinché volgano con noi lo sguardo al Figlio Salvatore? Questo volgere lo sguardo è l’inizio della conversione, opera della Grazia divina, che quest’opera vuole inaugurare.