Giancarlo Pignataro nato nel 1958 ad Albanella, vicino Paestum, in prov. di Salerno si è formato a Roma dove si diploma al Liceo Artistico. Studia all’Accademia di Belle Arti di Roma e di Perugia. Da giovanissimo ha ricevuto l’apprezzamento e la spinta a continuare il proprio lavoro da vari artisti già affermati quali Annigoni, Ziveri e Riccardo Tommasi Ferroni. Giancarlo Pignataro si dedica alla pittura, eseguita con varie tecniche che spaziano dall’affresco, alla tempera, olio e alla scultura realizzata con vari materiali tra cui la terracotta, il marmo e il bronzo. Particolare importanza nel lavoro di Giancarlo Pignataro riveste il ritratto eseguito “dal vero” sia in pittura che in scultura.
Giancarlo Pignataro born in 1958 in Albanella, near Paestum, province of Salerno,studied at The Art School and the Academy of Rome and Perugia. Young has received the estimate and the drive to continue its work by several artists such Annigoni, Ziveri e Riccardo Tommasi Ferroni. Giancarlo Pignataro is dedicated to painting done with varius techniques rangin from the fresco, to tempera, oil and sculpture made af varius materials including terracotta, marble and bronze. Particular importance in the work of Giancarlo Pignataro has the portrait “from nature” in both painting and sculpture.
Pignataro ha un animo antico, magno-greco, proponendo un ritorno alla natura e ai suoi tempi, al valore della tradizione e del mito. In questo si pone in una posizione antagonistica e di rifiuto della contemporaneità, che tutto brucia e consuma rapidamente , anche i sentimenti e gli stati d’animo, per un’aspirazione teoretica. In questo il suo è un messaggio che si carica di significati profondi, antropologici, sociali e forse anche politici. Esso esprime indubbiamente un forte disagio nei confronti del presente, ma anche la strada faticosa da seguire, fatta di impegno e rigore morale.
Scritti critici di: Chiara Caporilli, Don Natalino Gentile, Erri De Luca, Maurizio Marini, Vincenzo Pacelli, Antonio Porcella, Francesco Petrucci, Paolo Portoghesi.