Tra le dolci colline vicentine, a Lugo, sorge la palladiana villa Godi.
Nel 1600, in piena controriforma, la villa diviene lo sfondo di vicende oscure. Protagonisti sono il conte Marzio, avvolto da un alone di mistero e di follia e Caterina, cuoca in villa, strega per destino. Altre figure si intrecciano alla loro vita, in un quadro complesso di relazioni che rendono attuale la storia narrata.
Nel 2010, Angela e Francesco si scoprono ugualmente attratti dal passato di villa Lugo e in particolare da un dipinto che in essa è custodito: “La strega” di Pietro Annigoni. Sarà questo loro interesse che li porterà ad avvicinarsi e a comprendere ciò che la villa può ancora raccontare.
Nel romanzo appaiono due moduli stilistici: la narrazione riferita al passato è spesso cruda, radicata in un mondo di terra e sangue; il narrato presente è a tinte tenui, pervaso della tenerezza di sentimenti sussurrati. I due stili e i due mondi finiranno per confondersi alla fine del romanzo, in un sorprendente epilogo.